Tutti nel corso della nostra vita, ci siamo imbattuti in scelte difficili e in ostacoli da dover superare ed esemplare è senza ombra di dubbio la lettera in latino scritta da Francesco Petrarca, all'interno della quale parla della salita al monte Ventoux, compiuta dallo stesso poeta e dal fratello Gherardo. Questo racconto è significativo per comprendere quanto un percorso, un viaggio o un cammino, possa essere complicato, tant'è che per Petrarca l'ascesa si rivela subito difficile: il percorso è infatti ripido, scosceso e pieno di sassi, ma non per Gherardo, il quale si arrampica con facilità ed estrema destrezza, mentre il fratello è costretto a fermarsi numerosissime volte per la fatica. La difficoltà di Petrarca è in verità metafora di una crisi spirituale che affronta nel corso della sua vita a causa di un profondo attacamento alla passione e ai beni mondani anziché rivolto interamente a Dio. Sebbene questo scrittore del 1300 esprima la difficoltà di un percorso sulla base della sensibilità del tempo, facile anche agli uomini di oggi, è immedesimarsi in un cammino o in un viaggio ricco di ostacoli.
Il viaggio fisico e spirituale
Oggi giorno, la maggior parte del percorsi, degli spostamenti e dei viaggi che le persona compiono, vengono a realizzarsi molto spesso per scopi ludici, ma esistono delle eccezioni che prevedono la partenza di individu che vogliono impegnarsi nella ricerca di se stessi e nel ritrovamento di una realtà fuori dalla portata di chi è sovrastato dagli appetiti materiali. I santuari in Tibet e nelle Indie si configurano come le mete più gettonate all'interno del turismo religioso e, in passato, come a volte oggi, gruppi di uomini o pellegrini, si riuniscono per affrontare lunghi cammini all'insegna di un codice etico tutto modellato sulla condivisione e la comunità. Difficile pensare a questa tipologia di viaggio in un mondo devastato dalle guerre e dall'informazione mediatica, ma in verità le eccezioni, proprio come lo era Petrarca, sono sempre esistite.
Il viaggio nel XXI secolo
Innegabile è che, a prescindere dalle personalità più spirituali e meditative, la gente in tutto il mondo parte in continuazione e, realtà come Travel Design, si occupano a 360° di proporre le mete turistiche più gettonate e più adatte alle esigenze dei propri clienti. Questi ultimi, negli ultimi anni, hanno continuamente cambiato il loro modo di viaggiare ma, lo schieramento tra chi predilige la meta rilassante e chi invece quella caotica in cui la movida si fa più intensa, continua ad essere presente e continuamente sotto i consigli delle numerose agenzie di viaggi. Queste ultime, ultimamente, hanno cominciato a perdere di spessore con l'avvento dei viaggi autorganizzati: i ragazzi preferiscono scegliere in prima linea le offerte volo+hotel al posto di interfacciarsi con un operatore del settore.