Migliori packaging ecosostenibili: quali sono e cosa scegliere

Migliori packaging ecosostenibili

Scegliere dei packaging ecosostenibili non è solo una questione di marketing, ma un punto di incontro tra consumatore e venditore. La tematica ambientale non può più aspettare: l’emergenza dell’inquinamento globale e dell’aumento della temperatura ha dato inizio a meccanismi e processi importanti. Come la sostituzione di alcuni packaging: la plastica è tra i materiali peggiori da continuare a utilizzare.

La questione è che il packaging non è solo la confezione né un semplice imballaggio. È molto spesso un veicolo, un messaggio rivolto ai consumatori: un valore aggiunto ad un brand che magari conoscono, apprezzano o impareranno a farlo. L’imballaggio del futuro deve essere ecosostenibile.

La scelta del packaging è dettata principalmente dalle tendenze e dalle opinioni dei consumatori. Alla domanda, si risponde con l’offerta e le aziende conoscono molto bene questo meccanismo, che permette loro di sopravvivere e di competere con i leader del settore. Quali sono i migliori packaging ecosostenibili? Su cosa investire?

Sacchetti di tessuto

I sacchetti personalizzabili sono uno spunto importante per migliorare il packaging: i sacchetti in tessuto rappresentano una scelta prettamente ecologica. Il problema dell’inquinamento ambientale non può attendere e deve essere affrontato nel minor tempo possibile. E quale migliore soluzione se non richiedere sacchetti personalizzati?

Si veicola un messaggio in tal senso: si comunica ai consumatori che si è attenti alle tematiche ambientali e si dà sostegno al pianeta. I vantaggi dei sacchetti in tessuto, inoltre, sono molteplici: resistenti, belli da vedere e costano anche poco se comparati con altri materiali. Un packaging che attrae il cliente e lo conquista.

La juta

Ci troviamo di fronte a uno dei materiali più importanti di sempre, con dei vantaggi davvero specifici quando si parla di ambiente e di preservare il pianeta. La juta è un materiale altamente biodegradabile. Rispetto alla plastica – un sacchetto di plastica impiega tra i 10 e i 30 anni per biodegradasi – la juta è ideale per salvaguardare il pianeta dall’inquinamento.

Le proprietà antistatiche e isolanti, inoltre, la rendono protagonista di packaging sicuri ed esteticamente belli da vedere. Inoltre, ha una bassissima conducibilità termica. Essendo igroscopica, la juta riesce a moderare anche l’umidità. Per chi è in cerca di un packaging ecologico, rimane tra le proposte migliori.

La canapa

Se c’è un materiale che dovremmo utilizzare più spesso per il packaging dei prodotti, è proprio la canapa. La pianta di canapa è rigogliosa, magnifica ed è tra i materiali del futuro. La canapa, per esempio, richiede molta meno acqua perfino dello stesso cotone organico, che è sì un materiale importante, ma purtroppo è tra i responsabili dell’inquinamento globale.

I sacchetti in canapa sono molto resistenti: difficilmente si strapperanno, come capita ad esempio con un sacchetto di plastica o con un packaging al cartone. Nel legame tra aziende e consumatori, è indubbio che bisogna lanciare un messaggio. E modificare il proprio packaging, rendendolo sostenibile, permette di fare marketing strategico.

Cotone biologico

Il cotone organico è attualmente il più coltivato, ma il cotone biologico presenta molti vantaggi in più. L’agricoltura del cotone biologico è attenta alla tematica ambientale e rappresenta un modo per prevenire l’inquinamento globale. Inoltre, è una coltivazione di stampo etico.

Nella produzione del cotone standard vengono impiegati antiparassitari, solventi tossici o gli stessi metalli e resine. Un packaging in cotone biologico, invece, rappresenta una scelta molto più etica e corretta nei confronti del pianeta.

Significa sostenere apertamente la filosofia green. Oltre per il packaging e i sacchetti in cotone biologico, l’industria della moda stessa sta investendo nella coltivazione del cotone biologico. Un packaging decisamente da tenere d’occhio.