La rivoluzione tecnologica in corso sta provocando profondi cambiamenti nella società, incluso il settore medico. La diffusione della telemedicina, accelerata dalla pandemia da Covid-19, ha aperto nuove prospettive e approcci innovativi nell'assistenza sanitaria. Grazie alla tecnologia prima e all’intelligenza artificiale poi, i medici specialisti possono ora avere una visione olistica della salute dei loro pazienti, consentendo di intervenire con cure personalizzate e preventive. È importante sottolineare che proprio l'intelligenza artificiale ha ormai permeato tutti i settori professionali, quindi il medico del futuro deve possedere le competenze necessarie per applicare al meglio questa tecnologia. Per riuscire a svolgere il loro lavoro in questa nuova prospettiva, quasi futuristica, è fondamentale che i medici acquisiscono una formazione multidisciplinare per utilizzare e governare al meglio strumenti medici tecnologicamente avanzati. A tal riguardo si parla di un vero e proprio medico del futuro, la cui formazione consente l’acquisizione di competenze sia cliniche che ingegneristiche, in particolare nell'ambito dell'ingegneria biomedica. Nulla di impossibile, grazie alla legge 33 del 2022 e al decreto attuativo n° 930 del 2022 del Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR), è ora possibile conseguire un doppio titolo, aprendo ulteriori opportunità di formazione e specializzazione continua. Ovviamente l’indirizzo che favorisce la costruzione di questo tipo di background è quello Biomedico, nello specifico, la laurea in Ingegneria Biomedica permette di acquisire competenze mirate di alto livello, soprattutto in campo tecnologico. Per un medico o uno studente in medicina conseguire una seconda laurea diventa un’impresa ardua considerati i ritmi serrati a cui il personale sanitario è sottoposto, turni estenuanti che rendono impossibile frequentare in presenza le lezioni. Al fine di garantire a tutti il diritto allo studio, gli atenei telematici hanno predisposto percorsi formativi in maniera asincrona, così da favorire a tutti la possibilità di poter studiare, seguendo lezioni che sono accessibili 24 ore su 24 mediante piattaforme appositamente predisposte, come ad esempio i corsi istituiti dall’Università Telematica Niccolò Cusano.
Se consideriamo che molte specializzazioni sono sempre più focalizzate sulle nuove tecnologie, come nel caso delle protesi o dei dispositivi cardiologici, diventa essenziale per il medico avere una visione a 360 gradi del singolo paziente. Pertanto, diventa imprescindibile la presenza di un medico che si pone a metà strada tra clinico e ingegnere biomedico. Una figura professionale di questo tipo ha in sé un forte potenziale in termini di miglioramento della medicina, soprattutto per il suo ruolo nel rapporto con l'industria farmaceutica, al fine di favorire lo sviluppo di nuovi prodotti, servizi e tecnologie, e perché no favorire anche la creazione di nuove imprese nel settore sanitario. Attualmente, il volume d’affari che ruota intorno al settore Medtech genera un mercato del valore di 17,3 miliardi di euro, includendo esportazioni e mercato interno, e conti 4.449 aziende con 118.837 dipendenti (Fonte: Confindustria Dispositivi Medici 2022).
Salute: medico del futuro
Un aspetto fondamentale da considerare riguarda l'etica e la privacy nel contesto del medico del futuro. L'ampia diffusione della tecnologia e l'accesso a banche dati sempre più estese rappresentano una potenziale minaccia per la sicurezza dei pazienti e delle persone coinvolte nel settore sanitario. Pertanto, è di fondamentale importanza che il medico abbia adeguate competenze sulla protezione dei dati al fine di garantire la sicurezza delle informazioni personali dei singoli pazienti e il rispetto della loro privacy.