Certificazione impianto idraulico: chi può rilasciarla

Uno degli aspetti più importanti quando si fanno dei lavori in casa è sicuramente quello che riguarda la sicurezza degli impianti. A tal proposito, in questo articolo vogliamo fornirvi informazioni dettagliate su come ottenere la certificazione per l’impianto idraulico e cosa fare nel caso in cui la struttura non risultasse essere in regola. Ad aiutarci in questo sarà il contributo di idraulico-roma.me, idraulico con sede a Roma e attivo nelle diverse zone della capitale.

Certificato di Conformità: cos’è e a cosa serve

Per attestare che gli impianti di casa siano a norma, ogni struttura necessita del cosiddetto Certificato di Conformità, il quale esiste non solo per l’impianto idraulico, ma anche per quello elettrico, del riscaldamento e del gas. La certificazione deve essere obbligatoriamente rilasciata dall’impresa che si occupa dei lavori, siano essi totali o parziali.

L’obbligatorietà del certificato nasce in seguito all’emanazione della legge 46 del 1990 e del successivo e aggiornato Decreto Ministeriale 37 del Gennaio 2008, entrambi volti a limitare gli incidenti all’interno delle mura domestiche causati da disattenzioni e inadempienze dovute a lavori di ristrutturazione non in regola.

Qualora gli impianti siano stati realizzati prima dell’emanazione della legge, allora si dovrà in quel caso ricorrere alla Dichiarazione di Rispondenza, che può essere rilasciata dal responsabile di un’azienda edile con almeno cinque anni di carriera nell’ambito, oppure da qualsiasi tecnico con la qualifica di impiantista. Tale Dichiarazione ha lo scopo di attestare la validità di impianti idraulici datati, e viene rilasciata in seguito a sopralluoghi e verifiche specifiche.

I requisiti per ottenere il Certificato di Conformità

Per procurarsi il Certificato di Conformità a norma di legge, in modo da tutelare la sicurezza della propria casa e di tutta la famiglia, è necessario essere in possesso di tre documenti:

1. Elenco dei materiali utilizzati durante i lavori di ristrutturazione, insieme ai relativi certificati che ne attestino l’autenticità;
2. Progetto e schema dell’impianto idraulico effettuato dall’impresa che ha effettuato l’intervento;
2. Copia della visura camerale rilasciata dalla Camera di Commercio riguardo l’azienda che ha installato l’impianto.

Il responsabile tecnico della ditta in questione dovrà firmare i documenti insieme al rappresentante legale, inoltre dovranno obbligatoriamente apparire tutti i timbri per la validità degli atti. Si raccomanda sempre di rivolgersi a imprese serie e certificate, che siano sicure non solo dal punto di vista del lavori ma anche da quello burocratico, in quanto l’indampienza dei documenti può portare a rigidi provvedimenti e sanzioni non solo per la ditta stessa ma anche per i committenti.

Cosa fare se l’impianto idraulico non risulta a norma?

Qualora i lavori fossero stati effettuati prima del 2008, come abbiamo detto precedentemente, sarà opportuno rivolgersi a un responsabile tecnico o a un impiantista in modo da richiedere la Dichiarazione di Rispondenza. Se invece l’impianto idraulico non risultasse a norma e fosse stato installato dopo il 2008, allora sono previste sia sanzioni per il proprietario che per l’impresa che ha progettato un sistema non a norma di legge.

Sarà quindi opportuno rifare tutto l’impianto da capo, contattando una ditta competente, in modo da ottenere il Certificato di Conformità il prima possibile. Nel caso in cui fossero stati effettuati dei lavori di manutenzione negli anni, la certificazione interesserà solamente la parte di impianto idraulico sulla quale si è intervenuti.

Essere in possesso della Dichiarazione di Conformità non è solo importante per essere a norma di legge ed evitare quindi di ricadere in sanzioni, ma diventa fondamentale anche per effettuare l’allaccio di altri impianti all’interno della stessa abitazione, come quello del riscaldamento, del gas, o dell’elettrcità. Infine, la mancanza della certificazione compromette la possibilità di poter fornire ai Vigili del Fuoco tutti gli atti necessari alla prevenzione degli incendi.