Informarsi e sapere quando e in che modo ristrutturare casa richiede tempo e la necessità di valutare tutte le spese e i tempi di ristrutturazione allo scopo di ottenere una casa rinnovata e al contempo a norma.
Ma da dove iniziare? Questa è la domanda principale da porsi prima di intraprendere ogni genere di lavoro, soprattutto prima di una ristrutturazione. Per prima cosa bisogna rispettare l’ordine logico di realizzazione delle opere strutturali e di efficientamento energetico. Successivamente sarà necessario ottemperare alle pratiche burocratiche relative al programma.
Un altro passaggio importante è quello di scegliere i professionisti del settore per ristrutturare l’abitazione: impresa edili, architetti, geometri. Qui di seguito troverai alcuni preziosi consigli su come ristrutturare la tua abitazione.
Quando ristrutturare casa?
Generalmente il periodo più consigliato per ristrutturare casa va da fine marzo a fine settembre, soprattutto per quanto riguarda gli interventi esterni, poiché nei mesi più freddi dell’anno le giornate durano meno e le precipitazioni sono più intense e frequenti.
Di conseguenza i periodi primaverile ed estivo sono i migliori per ristrutturare facciate, applicare il cappotto termico e pitturare gli esterni. Bisogna in ogni caso precisare che le stagioni calde sono il periodo ideale anche per effettuare lavori all’interno dell’abitazione, come la sostituzione di impianti: impianto elettrico, caldaia, tubature, termosifoni. Poiché spegnere il riscaldamento è necessario per rinnovare la maggior parte degli impianti interni.
Cambiare infissi
Uno degli interventi di ristrutturazione più eseguiti negli ultimi anni è quello della sostituzione degli infissi.
Le cause che portano a sostituirli sono gergalmente 2: l’usura e l’esigenza di dover ridurre lo sbalzo termico/acustico rispetto all’esterno. Nello specifico una finestra oppure una porta possono anche essere riparate in alcuni casi, ma in tal caso è fondamentale valutare se è importante conveniente, in particolare se l’infisso è abbastanza datato (dai 30 in su). A tal proposito, bisogna attentamente valutare altresì lo spessore dei vetri, che in base al comune di residenza varia di regione in regione per essere catalogato all’interno dei registri delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni.
Burocrazia ristrutturazioni
Una volta che si è presa la decisione di ristrutturare è di primaria importanza conoscere e attenersi alle varie procedure burocratiche in vigore nel proprio Comune di residenza in cui sorgerà il cantiere.
Nello specifico, ogni amministrazione autorizza con modalità diverse le tempistiche relative ai i tempi e all’applicazione dei lavori di ristrutturazione. Inoltre, i tempi burocratici potrebbero essere relativamente lunghi (circa 30 giorni per ottenere tutti i permessi), proprio per questo è importante affidarsi a dei professionisti del settore per non incorrere in inconvenienti spiacevoli. Come www.rainbowmultiservices.it, un’impresa edile specializzata nei lavori di ristrutturazione e manutenzione delle abitazioni private, in grado di illustrare ai propri clienti tutte le pratiche burocratiche.
I vantaggi della ristrutturazione: detrazioni
Fino al 31 dicembre 2024, i contribuenti potranno detrarre dall’Irpef il 50%, limite massimo di 96.000 euro per ciascuna abitazione.
Invece, per ristrutturazioni effettuate su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio di un’attività commerciale o della professione, la detrazione spetta nella misura ridotta della metà. Nel caso di interventi antisismici, è possibile beneficiare di detrazioni più corpose (85%), valide fino al 31 dicembre 2024.
In conclusione, ristrutturare un’abitazione può richiedere più tempo di quanto si pensi.
A tal proposito, non è possibile fare una stima precisa, proprio perché la durata dei lavori dipende dalla tipologia e dall’entità degli interventi necessari. Ad esempio, per rinnovare una stanza potrebbero bastare poche settimane. Nel caso invece una ristrutturazione coinvolga un palazzo intero, è molto probabile che servano mesi per ristrutturare. Inoltre, è importante stabilire gli interventi primari e secondari. Ovvero quali restauri sono indispensabili e quali invece possono esser posticipati in un secondo momento. In modo da ottimizzare le spese e distribuirle nel corso del tempo in base anche alle agevolazioni fiscali, le quali sono in costante aggiornamento.