Pasqua: rinascita, tradizioni e delizie pasquali

Nel corso dell'anno sono moltissime le occasioni di festa, dal Natale al Carnevale fino al Ferragosto e alla Pasqua: quest'ultima è probabilmente l'evento più sentito e amato dai cristiani, per il profondo significato che riveste e per le tradizioni che la accompagnano da secoli.

La settimana pasquale infatti anima tutte le città, piccole e grandi d'Italia e non solo: non c'è Paese che non celebri questa festa in maniera grandiosa e sentita. Non si dimentichi poi la gastronomia che proprio a Pasqua vede la comparsa sulle tavole di cibi succulenti, tra i quali spiccano le uova e soprattutto l'agnello, la cui importanza è attestata anche nelle pagine del Vecchio Testamento.

Significato della Pasqua

La parola Pasqua deriva dal termine pesah, che significa "passare oltre", in riferimento alla storia degli israeliti in Egitto. Tutti ricordano le piaghe mandate da Dio per convincere il faraone a liberare gli ebrei dall'odiata schiavitù: l'ultima, ossia la morte dei primogeniti, portò alla liberazione degli schiavi, celebrata nella Pasqua ebraica anche ai tempi della venuta del Cristo sulla Terra.

Per i cristiani la Pasqua è legata alla resurrezione di Gesù dopo la morte e alla salvezza dell'intera umanità dal Peccato Originale commesso da Adamo ed Eva. Non c'è una data precisa per la celebrazione della Pasqua, tendenzialmente si tiene conto della prima luna piena successiva all'equinozio di primavera: si parla di Pasqua bassa se viene celebrata tra marzo e i primi giorni di aprile, mentre è Alta quando si festeggia ad aprile inoltrato.

La Settimana Santa è intervallata, soprattutto in Italia, da celebrazioni di grande suggestione e misticismo: uno dei riti più suggestivi del Giovedì Santo si svolge nel barese con i Sepolcri: al calare della sera, i fedeli visitano dalle 5 alle 7 chiese (in riferimento alle piaghe di Gesù e ai dolori della Vergine Maria) e contemplano gli altari addobbati come l'Ultima Cena, con l'Eucaristia al centro.

Il Venerdì Santo invece le protagoniste sono le processione, molte delle quali davvero spettacolari come la struggente Via Crucis a Roma, che si svolge proprio nel Colosseo, spesso teatro dell'uccisione dei cristiani. C'è poi l'antica processione di Savona, che va in scena da ben 8 secoli sin dal 1200, con la statua dell'Ecce Homo a catturare l'attenzione, in tutta la sua sofferenza e monumentalità.

Cosa si mangia a Pasqua

Meritano una menzione anche la processione di Romagnano Sesia, in provincia di Novara, con il borgo che si trasforma in Gerusalemme, con più di 300 comparse che per 4 giorni mettono in scena gli eventi più significativi della Passione del Cristo.

Il giorno di Pasqua è invece una festa di rinascita e a Firenze si svolge, sin dai tempi delle Crociate, lo Scoppio del Carro: dalla Chiesa dei Santissimi Apostoli, una colomba-razzo viene accesa e fatta partire attraverso la navata, fino ad arrivare fuori e incendiare il carro posto all'esterno, a celebrare così la Resurrezione.

A Pasqua il pranzo è caratterizzato dalla presenza di cibi della tradizione che non possono mancare, a partire dalle uova: sono l'indiscusso simbolo di rinascita e si consumano sia sode che di cioccolato, con tanto di sorpresa per grandi e piccini. Anche l'agnello non manca mai sulle tavole pasquali e lo si consuma per lo più arrostito, ma anche tartufato in Umbria o con le patate al forno in Piemonte, senza dimenticare l'abbacchio alla romana.
C'è poi la colomba, preparata con lo stesso impasto del panettone ma senza canditi e con sopra tanta croccante granella di zucchero, la scarcella pugliese (dolce simile alla pasta frolla con un uovo sodo a decorarla) e la pastiera napoletana con ricotta e grano bollito nel latte, risalente al 1693. Tra i cibi pasquali più amati ci sono poi la torta Pasqualina, con ricotta, spinaci e uova sode e il casatiello, una sorta di ciambellone ripieno di ciccioli, formaggio, salame e le immancabili uova.